Listen free for 30 days
Listen with offer
-
Fantasmi del passato
- Le indagini del commissario Bordelli 7
- Narrated by: Lorenzo Degl'Innocenti
- Length: 16 hrs and 6 mins
Failed to add items
Add to basket failed.
Add to wishlist failed.
Remove from wishlist failed.
Adding to library failed
Follow podcast failed
Unfollow podcast failed
£0.00 for first 30 days
Buy Now for £14.99
No valid payment method on file.
We are sorry. We are not allowed to sell this product with the selected payment method
Summary
Firenze, dicembre 1967. L'Alluvione è passata da poco più di un anno, lasciando a sua memoria una spessa riga nera sui muri dei palazzi, ma la vita in città ha ripreso a scorrere con i ritmi di sempre.
Il commissario Bordelli è appesantito dai rimorsi di una faccenda non lontana nel tempo e dal desiderio struggente di una donna che ha perduto. Il ricordo di sua madre, scomparsa ormai da diversi anni, lo avvolge di dolce malinconia. Nel freddo di dicembre, in una villa sulle colline, un uomo molto ricco e benvoluto da tutti viene ucciso con un fioretto, e l'assassino non lascia nessuna traccia. Alle prese con questo difficile caso, Bordelli cercherà di scovare un minimo indizio che possa metterlo sulla buona strada per inchiodare il colpevole, ma nel frattempo si troverà a vivere situazioni del tutto inaspettate... e a dominare ogni cosa saranno i fantasmi del passato.
Con questo romanzo Marco Vichi, con la partecipazione di Leonardo Gori, ci consegna un'altra sorprendente storia ricca di personaggi memorabili.
Critic reviews
Ci piace, il commissario Bordelli, per quel clima nostalgico da "come eravamo", per un'attenzione, che ci ricorda i libri di Pratolini, all'esistenza e ai ritratti della gente comune... un poliziotto che ha qualcosa di chandleriano.
-- Giovanni Pacchiano
Il commissario Bordelli, un antieroe disilluso ma assolutamente autentico nelle ragioni del suo esistere. Un uomo che riconosci come vero e che non è facile dimenticare.
-- Andrea Camilleri
Una tormentata figura di investigatore e un'Italia meno cinica ma non meno cattiva di oggi.
-- Corrado Augias, la Repubblica